Il tema della ricarica estintore a Roma è molto importante per tutte quelle persone che sono costrette a tenere questi prodotti volti al mantenimento della sicurezza all’interno di un ambiente. Difatti, non ci si può permettere di lasciare un estintore scarico nemmeno un giorno, cosa che accade ad esempio dopo il suo utilizzo.
Alcune persone, non ben informate, potrebbero pensare che l’estintore si va a ricaricare solamente quando è vuoto: non è assolutamente così, basta usarlo anche per pochi secondi per avere la necessità di ricaricarlo, di farlo ricaricare ad una ditta specializzata. Esistono diverse tipologie di estintori che differiscono proprio per il tipo di estinguente che hanno al loro interno, per cui devono essere dei caricati in maniera differente a seconda della sostanza che li caratterizza. Siccome esistono estintori più grandi ed altri più piccoli, per riempirli potrebbe essere necessario spendere cifre differenti e non è possibile stabilire all’interno di un articolo quali siano i costi per andare a ricaricare un estintore.
Dunque è molto importante monitorare costantemente il livello di carica di questi prodotti che è facile da vedere perché viene visualizzato sul manometro. Il manometro è quella componente che si trova accanto alla leva con cui si attiva l’estintore. Quando viene ricaricato un estintore che è parzialmente carico, prima deve essere svuotato completamente, e poi ricaricato interamente, cioè non si va a compensare solo la parte mancante del suo contenuto.
Insomma la procedura è piuttosto complicata e deve essere eseguita da personale competente, perché l’estintore può poi smontato, e deve essere sottoposto a dei test.
Quali sono gli estintori più comuni da ricaricare
Probabilmente, a livello statistico, uno degli estintori più comuni in assoluto è l’estintore a polvere, anche perché risulta utilizzabile in tantissimi tipi di contesto e sono tantissimi tipi di fuoco diversi.
Oltretutto è molto economico da gestire e mantenere. Bisogna sempre tenere in conto che gli estintori possono essere acquistati ma anche noleggiati, a seconda della convenienza e di solito il noleggio è particolarmente conveniente perché tutti i costi di manutenzione sono inclusi già nel prezzo. Esistono diversi tipi di polvere che possono essere utilizzate, ad esempio il bicarbonato di potassio o il bicarbonato di sodio, ma anche il solfato di ammonio e il fosfato monoammonico. Le diverse polveri sono utili per diversi tipi di incendi, quando le polveri polivalenti, invece, sono utili praticamente per le prime tre classi incendi. L’estintore a polvere agisce sulle fiamme incipienti grazie ad una serie di azioni in contemporanea, andando a soffocarle, raffreddando il fuoco e inibendo la sua espansione.
Gli unici incendi per cui non sono avuti gli estintori a polvere sono quelli di classe F e quelli che coinvolgono metalli infiammabili. Gli estintori, in generale tutti non solo quelli a polvere, comunque sono da utilizzare solamente all’inizio di un incendio ed è molto meglio evitare di sostare nella zona con il fuoco se questo a un grado di diffusione importante: a quel punto è bene aver già contattato i vigili del fuoco e l’estintore può servire solo, per poco tempo, a tentare di non far espandere le fiamme.
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