Deposito veloce di marchi

Per  effettuare il  Deposito veloce di marchi occorre predisporre una relazione tecnica molto dettagliata che descriva l’invenzione sia dal punto di vista costruttivo che dal punto di vista del funzionamento.

 

 

 

 

Per fare questo, occorre preparare dei disegni tecnici che facciano vedere l’oggetto nel modo in cui deve essere realizzato, descrivere le sue varie parti e soprattutto gli elementi che lo caratterizzano e che lo distinguono da altri oggetti similari già in produzione. La parte più difficile del lavoro riguarda la stesura delle “Rivendicazioni” cioè di quella parte della domanda di brevetto nella quale si elencano in modo completo e sintetico le caratteristiche innovative per le quali si richiede l’esclusiva della produzione e del commercio. Normalmente, ma soprattutto se l’oggetto da proteggere è molto complesso, è consigliabile rivolgersi ad un esperto che possa preparare tutta la documentazione necessaria in modo completo.

Le domande di brevetto devono essere inoltrate all’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi che ha sede presso il Ministero delle Attività Produttive a Roma. Tuttavia, da diversi anni operano presso le Camere di Commercio uffici appositi che si occupano espressamente di accogliere le domande di brevetto e di marchio. Rivolgendosi a questi uffici normalmente gli impiegati forniscono anche informazioni su come comportarsi per presentare correttamente una domanda di brevetto anche se non sono tenuti a fornire consulenze specifiche sui singoli casi, limitandosi normalmente ad un controllo formale dei documenti.

Per effettuare il deposito di un brevetto occorre fornirsi degli appositi moduli da ritirare alla Camera di Commercio per la registrazione ovvero da scaricare dal sito  Le tasse da pagare variano in base al tipo di brevetto e nel caso di brevetto per invenzione industriale alla lunghezza del testo della descrizione. Prima di effettuare il deposito di una domanda di brevetto, sarebbe consigliabile controllare che l’oggetto di cui si chiede tutela sia effettivamente nuovo. Anche se una tale indagine non è assolutamente obbligatoria, dato che l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi non effettua alcun tipo di controllo sulla novità, è spesso opportuno effettuarla, soprattutto se si ha intenzione di produrre e commercializzare il prodotto in prima persona.

La ricerca di novità, però, deve essere effettuata non solo a livello italiano, ma internazionale anche nel caso in cui si decida di effettuare il deposito solo in Italia. Affinché un brevetto possa dirsi valido, è indispensabile che esso non esista in nessuna parte del mondo, sia sotto forma di altro brevetto, sia come oggetto liberamente commercializzato, ma privo di alcuna privativa industriale. Teoricamente, quindi, prima di depositare un brevetto, occorrerebbe effettuare una ricerca internazionale su prodotti analoghi coperti da brevetto ed anche un’indagine concreta di mercato per valutare se non esistano in commercio oggetti simili.

Ovviamente l’ indagine di mercato è complessa e ha necessità della stesura delle rivendicazioni che non può essere effettuata in modo troppo approfondito, per cui solitamente ci si limita ad interrogare  le banche dati brevetti internazionali, tralasciando l’aspetto commerciale. Nella maggiore parte delle ipotesi, del resto, le rivalse provengono sempre da chi ha effettuato depositi di brevetto anteriori, mentre la preesistenza sul mercato di un oggetto identico e non brevettato potrebbe servire solo come mezzo per annullare l’eventuale brevetto concesso.

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